Julian Assange hero

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    Posso solo pallidamente immaginare le pressioni annose che ha avuto Quito da Washington.
    Gli esiti dell'arresto di Julian Assange sono la cartina al tornasole di quanto è rimasto di libera comunicazione. Che gli Stati Uniti vincano o perdano, e qualunque cosa adesso facciano, Assange ha distrutto la censura e mostrato il vero volto che si nasconde dietro la maschera del “gran buon governo democratico”, se ancora qualcuno avesse dubbi sulla reale entità di ciò che è.
    Bruttissima questa persecuzione, quando un “buon governo” è costretto a mostrare la sua vera faccia ci si può aspettare solo che diventi cattivo e dia un giro di vite.
    Naturalmente ora l’evento sarà usato anche a uso e consumo dal blocco opposto per gli altri suoi fini.
    Vergogna anche a tutti i governi che hanno sostenuto le false accuse per incastrarlo, ai tempi dei processi.

    A differenza di tutte le notizie che ci buttano come sabbia negli occhi ogni giorno, questo è un evento storico con cui la censura, tutte le censure, dovranno misurarsi in futuro perché nel momento in cui si crea un martire, la brava gente ha vinto.

    Che Julian Assange sia un eroe è fuori da ogni dubbio.

    #assange #wikileaks #freeassange

    Edited by Tea C. Blanc - 13/4/2019, 10:12
     
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    Riporto il testo di Ansa alle ore 20,20 dell’11 aprile 2019, nel caso venisse modificato a posteriori.

    Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, è stato arrestato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra dopo che Quito ha revocato la concessione dell'asilo al giornalista australiano. Assange è stato portato in custodia alla stazione centrale di Scotland Yard, poi in tribunale.

    Assange è stato riconosciuto colpevole immediatamente di fronte alla Westminster Magistrates' Court di Londra di aver violato i termini della cauzione nel 2012 per non essersi presentato allora dal giudice ed essersi invece rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador. Per questo reato rischia una pena fino a 12 mesi di carcere nel Regno Unito (la sentenza precisa sarà definita più avanti) in attesa che le autorità britanniche decidano anche sulla richiesta di estradizione presentata dagli Usa.

    IL VIDEO DELL'ARRESTO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK DELLA TV RUPTLY

    www.facebook.com/Ruptly/videos/2678522438887550/?t=57

    "Posso confermare che Julian Assange, 7 anni dopo essere entrato nell'ambasciata ecuadoriana, è ora sotto custodia della polizia per affrontare debitamente la giustizia del Regno Unito", ha spiegato il ministro dell'Interno britannico, Sajid Javid. "Voglio ringraziare l'ambasciata dell'Ecuador per la sua cooperazione e la polizia per la sua professionalità: nessuno è al di sopra della legge", ha concluso Javid.

    Julian Assange non è uscito dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra, è stato l'ambasciatore a far entrare la polizia britannica all'interno della sede diplomatica, dove il fondatore di WikiLeaks è stato arrestato: ha denunciato in un tweet la stessa organizzazione.

    "L'Ecuador ha revocato illegalmente l'asilo politico concesso in precedenza a Julian Assange - accusa WikiLeaks - in violazione del diritto internazionale".

    Ci sono "la Cia" e altri poteri dietro la caccia a Julian Assange, denuncia ancora Wikileaks. Assange - twitta l'organizzazione da lui fondata per diffondere documenti segreti scomodi - "è un figlio, un padre, un fratello. Ha vinto decine di premi di giornalismo ed è stato nominato per il Nobel per la pace dal 2010. Ma attori potenti, inclusa la Cia, sono impegnati in un sforzo sofisticato per disumanizzarlo, delegittimarlo e imprigionarlo".

    Intanto il Cremlino auspica che siano rispettati tutti i diritti del fondatore di Wikileaks, riporta l'agenzia russa Tass.

    "Questo è un momento buio per la libertà di stampa": così Edward Snowden, ex analista dell'Nsa e gola profonda del Datagate esiliato a Mosca, ha commentato l'arresto di Assange. "Le immagini dell'ambasciatore dell'Ecuador che invita i servizi britannici nell'ambasciata per trascinare via un giornalista vincitore di premi fuori dall'edificio finiranno nei libri di storia. I critici di Assange possono esultare, ma questo è un momento buio per la libertà di stampa", ha scritto su Twitter.

    Arrestato a Londra Julian Assange

    https://vs.ansa.it/sito/video_mp4_export/m...11124437937.mp4

    Julian Assange è stato arrestato dalla polizia britannica sia per la mancata comparizione dinanzi a un giudice del Regno nel 2012, sia sulla base di una "richiesta di estradizione degli Usa": così via Twitter la legale Jen Robinson, componente del team legale dell'attivista e giornalista australiano.

    Julian Assange e' accusato dagli Usa di cospirazione con Chelsea Manning nel 2010 finalizzata alla pirateria informatica: lo ha reso noto il dipartimento di giustizia americano. Se condannato, rischia sino ad un massimo di 5 anni.

    I procuratori Usa accusano Assange di aver ricevuto dall'ex analista dell'intelligence Usa Chelsea Manning parte delle password dei computer della difesa americana per accedere a materiale classificato.
     
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    Curioso come la foto sembri censurare il suo "OK" (non so voi, ma io ci ho messo un po' a capire di cosa si trattava)... Ma sarà senza dubbio un caso...
     
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    Ansa - 12 aprile 2019, 16:09

    Corbyn, Gb neghi l'estradizione Assange
    Capo opposizione laburista, Wikileaks 'ha svelato prove atrocità'


    Il Regno Unito deve dire no alla richiesta di estradizione degli Usa contro Julian Assange, arrestato a Londra dopo quasi 7 anni d'asilo nell'ambasciata dell'Ecuador. Lo scrive via Twitter il leader dell'opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, sottolineando come il fondatore di Wikileaks non possa essere consegnato a Washington per aver svelato "prove di atrocità" commesse dalle forze americane "in Iraq e in Afghanistan".

    "L'estradizione di Julian Assange agli Stati Uniti per aver rivelato prove di atrocità in Iraq e in Afghanistan deve avere l'opposizione del governo britannico", twitta Corbyn nel suo primo intervento sulla vicenda. Il numero uno del Labour allega inoltre un video - diffuso a suo tempo da Wikileaks e uscito a quanto pare dagli archivi del Pentagono - che documenta la strage di civili di un raid aereo condotto dagli Usa in territorio iracheno nel 2007. Raid costato la vita fra gli altri anche a due giornalisti dell'agenzia britannica Reuters.
     
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    Aggiornamento e modifiche al testo di Ansa riportato al secondo post.

    ANSA LONDRA 12 aprile 201919:15

    Wikileaks, Julian Assange arrestato a Londra nell'ambasciata dell'Ecuador
    Wikileaks: 'Violato il diritto internazionale'. Usa: 'E' accusato di pirateria informatica'

    5aeb4ba3d9a7b8101d507a30ffa0a84d

    La battaglia legale come cavallo di Troia di una battaglia politica. E' sempre stato così nel caso di Julian Assange, sul fronte delle accuse - o di buona parte di esse - come su quello della difesa. Ed è così più che mai sulla questione che conta, il sì o il no all'estradizione negli Usa, dopo l'arresto a Londra del fondatore di WikiLeaks e divulgatore d'imbarazzanti segreti internazionali (soprattutto americani).

    Il Regno Unito deve dire no alla richiesta di estradizione degli Usa contro Julian Assange, arrestato ieri a Londra dopo quasi 7 anni d'asilo nell'ambasciata dell'Ecuador. Lo scrive via Twitter il leader dell'opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, sottolineando come il fondatore di Wikileaks non possa essere consegnato a Washington per aver svelato "prove di atrocità" commesse dalle forze americane "in Iraq e in Afghanistan".

    La magistratura svedese non esclude di poter riaprire l'indagine aperta nel 2010 sull'accusa di presunto stupro rivolta a Julian Assange da una donna e poi chiusa nel 2017. Lo riferiscono fonti della procura di Stoccolma citate dalla Bbc, confermando quanto già dichiarato ieri sulla disponibilità a riesaminare la decisione sulla base di un'istanza presentata dopo l'arresto del fondatore di WikiLeaks dalla legale della donna, l'avvocato Elizabeth Massi Fritz. Secondo la procedura locale, la procura può teoricamente riaprire il caso entro 10 anni, cioè fino al 2020.


    Julian Assange, fondatore di WikiLeaks, è stato arrestato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra dopo che Quito ha revocato la concessione dell'asilo al giornalista australiano. Assange è stato portato in custodia alla stazione centrale di Scotland Yard, poi in tribunale.

    Assange è stato riconosciuto colpevole immediatamente di fronte alla Westminster Magistrates' Court di Londra di aver violato i termini della cauzione nel 2012 per non essersi presentato allora dal giudice ed essersi invece rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador. Per questo reato rischia una pena fino a 12 mesi di carcere nel Regno Unito (la sentenza precisa sarà definita più avanti) in attesa che le autorità britanniche decidano anche sulla richiesta di estradizione presentata dagli Usa.

    IL VIDEO DELL'ARRESTO PUBBLICATO SULLA PAGINA FACEBOOK DELLA TV RUPTLY

    "Posso confermare che Julian Assange, 7 anni dopo essere entrato nell'ambasciata ecuadoriana, è ora sotto custodia della polizia per affrontare debitamente la giustizia del Regno Unito", ha spiegato il ministro dell'Interno britannico, Sajid Javid. "Voglio ringraziare l'ambasciata dell'Ecuador per la sua cooperazione e la polizia per la sua professionalità: nessuno è al di sopra della legge", ha concluso Javid.

    Julian Assange non è uscito dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra, è stato l'ambasciatore a far entrare la polizia britannica all'interno della sede diplomatica, dove il fondatore di WikiLeaks è stato arrestato: ha denunciato in un tweet la stessa organizzazione.


    "L'Ecuador ha revocato illegalmente l'asilo politico concesso in precedenza a Julian Assange - accusa WikiLeaks - in violazione del diritto internazionale".

    Ci sono "la Cia" e altri poteri dietro la caccia a Julian Assange, denuncia ancora Wikileaks. Assange - twitta l'organizzazione da lui fondata per diffondere documenti segreti scomodi - "è un figlio, un padre, un fratello. Ha vinto decine di premi di giornalismo ed è stato nominato per il Nobel per la pace dal 2010. Ma attori potenti, inclusa la Cia, sono impegnati in un sforzo sofisticato per disumanizzarlo, delegittimarlo e imprigionarlo".

    Intanto il Cremlino auspica che siano rispettati tutti i diritti del fondatore di Wikileaks, riporta l'agenzia russa Tass.

    "Questo è un momento buio per la libertà di stampa": così Edward Snowden, ex analista dell'Nsa e gola profonda del Datagate esiliato a Mosca, ha commentato l'arresto di Assange. "Le immagini dell'ambasciatore dell'Ecuador che invita i servizi britannici nell'ambasciata per trascinare via un giornalista vincitore di premi fuori dall'edificio finiranno nei libri di storia. I critici di Assange possono esultare, ma questo è un momento buio per la libertà di stampa", ha scritto su Twitter.

    Arrestato a Londra Julian Assange
    https://vs.ansa.it/sito/video_mp4_export/m...11124437937.mp4

    Un blitz all'interno di una sede diplomatica, autorizzato eppure rarissimo. E' finita così, una mattina d'aprile, la partita della primula rossa Julian Assange, fondatore di WikiLeaks e nemico pubblico numero uno dei palazzi del potere Usa: arrestato dalla polizia britannica - o meglio consegnato a porte spalancate a Scotland Yard dall'ambasciata dell'Ecuador a Londra - dopo quasi sette anni di asilo. Un epilogo che per ora significa la detenzione del Regno Unito per un banale reato procedurale, ma su cui già pende la richiesta d'estradizione di Washington: che accusa Assange di 'pirateria informatica' e in realtà lo vuole punire per la diffusione dal 2010 in avanti di una caterva di carte segrete imbarazzanti, a cominciare dai 700.000 documenti fatti filtrare a suo tempo dalla gola profonda Chelsea Manning su crimini di guerra imputati alle forze americane in Iraq. La cattura, largamente preannunciata, è avvenuta sotto gli occhi del mondo, ripresa da una telecamera dell'agenzia russa Ruptly. Il 47enne attivista e giornalista australiano, uomo dal carattere combattivo quanto difficile, si è visto revocare lo status di rifugiato e di cittadino ecuadoriano dal governo del presidente Lenin Moreno. Premessa per metterlo nelle mani della giustizia britannica. A trascinarlo fuori si è presentato un intero drappello di agenti in divisa e in borghese, con tanto di lasciapassare firmato dall'ambasciatore Jaime Marchan. L'irruzione nella palazzina diplomatica, nel cuore residenziale della Londra bene, è durata pochi minuti.

    Assange è stato portato via a viva forza, ammanettato, con in mano un libro dello scrittore-ribelle Gore Vidal e con una barba bianca degna più dell'abate Faria del Conte di Montecristo che di un uomo di neppure 50 anni. Disorientato, al contatto con la luce del sole dopo circa 2500 giorni di auto-reclusione forzata, ma non domo: e pronto a gridare il suo j'accuse ("il Regno Unito non ha civiltà") prima di essere spinto in un furgoncino. Più tardi è apparso con un sorriso di sfida dinanzi alla Westminster Magistrates' Court, dove è stato riconosciuto colpevole ipso facto d'aver violato nel 2012 i termini della cauzione: quando aveva deciso di rifugiarsi nell'ambasciata (sotto la protezione dell'allora presidente dell'Ecuador, Rafael Correa) e di non comparire di fronte a un giudice britannico che lo aveva convocato per conto della magistratura svedese nell'ambito di una controversa inchiesta per presunto stupro e molestie avviata contro di lui a Stoccolma e nel frattempo archiviata.

    Ma la vera spada di Damocle resta quella dell'estradizione invocata dagli Usa, resa pubblica come un segreto di Pulcinella in contemporanea con l'arresto. Il cavillo scovato oltreoceano, sotto il mantello dell'amministrazione Trump, è l'imputazione per pirateria informatica in complicità con Chelsea Manning, in modo da evitare d'additare formalmente come spionaggio la pubblicazione giornalistica di documenti scomodi: condivisa peraltro in anni passati con testate quali il Guardian o il New York Times. Ma non cambia granché. Per WikiLeaks - che denuncia l'affaire come "una violazione del diritto internazionale" - si tratta solo di un artificio per portare a termine la vendetta. Tanto più poiché il reato ufficiale - che prevede al massimo 5 anni di carcere, ben al di sotto della soglia di rischio della pena di morte di fronte alla quale scatterebbe la sola garanzia d'una non estradizione - potrà poi essere appesantito su misura con altre ipotetiche contestazioni. Già evocate dalla Cnn.

    Il governo di Theresa May da parte sua difende le ragioni dell'arresto: "Nessuno è al di sopra della legge". Ma le proteste di Reporters Sans Frontieres sono forti, come quelle di attivisti dei diritti umani che parlano di Assange come di "un eroe", di consulenti Onu, del whistleblower Edward Snowden o dell'attrice-attivista Pamela Anderson. Mentre la Russia di Vladimir Putin coglie la palla al balzo per ritorcere contro le democrazie occidentali l'accusa di "strozzare la libertà di stampa" che tanto spesso viene lanciata nei suoi confronti. Per Lenin Moreno, finito sotto la lente di WikiLeaks in prima persona in uno scandalo di presunta corruzione, "le interferenze" dell'indocile ospite erano divenute del resto ormai insopportabili. E poco importa che il suo predecessore Rafael Correa, dall'esilio, lo chiami ora "traditore".
     
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    www.enca.com/business/imf-approves-42bn-loan-ecuador

    Tu guarda le coincidenze, certe volte...
     
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    CITAZIONE (Gargaros @ 13/4/2019, 19:10) 
    www.enca.com/business/imf-approves-42bn-loan-ecuador

    Tu guarda le coincidenze, certe volte...

    Esatto.
    Qui un video dell'annuncio >


    E qui la reazione della popolazione: Ecuador, sciopero generale contro il tradimento di Moreno e il nuovo possibile accordo con il FMI > https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-e...l_fmi/82_27174/

    Dopo il tradimento in politica estera, in politica interna e monetaria il popolo dell'Ecuador ha iniziato a ribellarsi a Moreno e ai piani che prevedono un possibile accordo con il Fondo Monetario Internazionale e quel ritorno alla dittatura neo-liberista degli anni precedenti a Correa. (vedere documentazione)
    Organizzazioni e movimenti sociali sono scesi in piazza mercoledì nelle strade di Quito per dire no al Governo di Moreno che è arrivato addirittura a sostenere i piani golpisti degli Stati Uniti in Venezuela. (vedere documentazione).
    Settori sociali della popolazione, riporta Telesur, hanno effettuato uno sciopero nazionale per protestare contro le privatizzazioni, l'aumento esponenziale delle tariffe basi e il possibile accordo di "aiuti" con il Fondo Monetario Internazionale. La polizia ha impedito l'accesso alla piazza principale di Quito nei pressi del Palazzo Presidenziale.(vedere documentazione).




    È da aggiungersi un'altra notizia indicativa che sfonda in altre aeree connesse. Il social network Facebook ha rimosso la pagina dell'ex presidente Rafael Correa, il capo politico che ha dato asilo politico ad Assange, a cui è succeduto Lenin Moreno, cioè chi ha fatto entrare in ambasciata la polizia metropolitana di Londra.

    Qui una notizia: Facebook Removes Page Of Ecuador's Former President On Same Day As Assange's Arrest > https://www.zerohedge.com/news/2019-04-12/...assanges-arrest
     
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    Per chi legge Il Washington Post e ascolta Rai News, magari anche con la convinzione che stiano facendo informazione :D :D :D

    www.rainews.it/dl/rainews/articoli/...3ccebeff50.html

    Testo riportato:

    L'editoriale Wikileaks, il Washington Post: Assange non è eroe della stampa libera

    12 aprile 2019 "Il signor Assange non è un eroe della stampa libera". Il Washington Post, in un articolo firmato dall'editorial board, si esprime così sulla figura del fondatore di WikiLeaks, arrestato ieri a Londra. "Sì, WikiLeaks ha acquisito e pubblicato documenti segreti del governo, molti dei quali meritevoli di attenzione, come mostrato dal loro successivo utilizzo in articoli di giornale (compreso il Washington Post). Contrariamente a quanto previsto dalle norme del giornalismo, tuttavia, il signor Assange talvolta ha ottenuto tali documenti in maniera non etica, compreso, secondo un altro capo d'accusa federale svelato giovedì, il tentativo di aiutare l'ex militare statunitense Chelsea Manning a violare il sistema informatico riservato della difesa degli Stati Uniti", afferma il Washington Post. "A differenza dei veri giornalisti -prosegue l'articolo- WikiLeaks ha riversato materiale in ambito pubblico senza alcuno sforzo per verificarne la fattualità o senza dare agli individui nominati l'opportunità di commentare". "Né, inutile dirlo, un vero giornalista avrebbe collaborato con un complotto di un servizio di intelligence di un regime autoritario per nuocere a un candidato alla presidenza degli Stati Uniti e creare vantaggio ad un altro", scrive il Washington Post, affermando che "i documenti del partito democratico rubati dai russi sono diventati di dominio pubblico sotto l'etichetta di WikiLeaks". Assange "potrebbe finire davanti ad un giudice negli Stati Uniti o in Svezia. Se queste democrazie lo gestiscono correttamente, il caso del signor Assange potrebbe concludersi come una vittoria per lo stato di diritto, non come la sconfitta delle libertà civili per la quale i suoi difensori hanno erroneamente lanciato l'allarme".
     
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    La parola "etica" mi sta capottando dal ridere. Indubbiamente Assange non ha agito sempre da gentiluomo, ma il fine giustifica i mezzi.

    C'è solo da vedere quanto abbia agito per favorire altri governi (sporchi a loro volta, ma tanto ce n'è uno che sia pulito?), ma mi dicono dalla regia che i file pubblicati non risparmiano nessuno...

    Edited by Gargaros - 14/4/2019, 12:30
     
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    CITAZIONE (Gargaros @ 14/4/2019, 12:15) 
    La parola "etica" mi sta capottando dal ridere. Indubbiamente Assange non ha agito sempre da gentiluomo, ma il fine giustifica i mezzi.

    C'è solo da vedere quanto abbia agito per favorire altri governi (sporchi a loro volta, ma tanto ce n'è uno che sia pulito?), ma mi dicono dalla regia che i file pubblicati non risparmiano nessuno...

    Perfino Ghandi, fautore della non-violenza. ha detto che quando una legge è ingiusta occorre abbatterla.
    Quando una legge copre gli interessi sporchi e sanguinosi di un establishment che reca danno alla comunità, è giusto e doveroso fare informazione e denunciarli. A differenza di Assange, la stampa aderente alla mano longa degli Usa, non fa informazione, anzi, usa i media per confondere le idee alla popolazione o per distorcere la verità. È il solito gioco della censura.

    Quanto a un possibile collegamento di Assange con i russi è smentito dalla stessa mole di informazioni resa pubblica ai tempi dei fatti per cui è stato incriminato: sono stati resi pubblici file che riportavano importanti informazioni sul regime di Putin, che ne usciva come uno stato mafioso.
    Repubblica, che certo non brilla per informazione e trasparenza, qui riporta anche un altro blocco di informazioni rese pubbliche da WikiLeaks nel 2017 > https://www.repubblica.it/esteri/2017/09/1...dini-175889221/

    A seconda delle informazioni rese pubbliche da Assange e WikiLeaks che possono essere utili per i propri fini, è curioso vedere come certi organi di stampa le utilizzino, e non certo solo Repubblica, per poi non schierarsi in difesa di Assange. Più che curioso direi vergognoso.
     
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    Sono passati 2 soli giorni e naturalmente su Ansa di Assange non si parla nemmeno nelle notizie nascoste e in fondo alla pagina.
    Occorre quindi rivolgersi alla stampa non istituzionale per sapere qualcosa.


    Mentre l’Ecuador è sceso in piazza perché non vuole essere venduto agli Stati Uniti per mano di Lenin Moreno; mentre la pagina facebook di Miguel Correa, l’ex presidente sostenitore di Assange e fautore di un Ecuador libero, che contava più di un milione e mezzo di followers, è stata abbattuta; Assange è stato o sta per essere deferito nella prigione di Belmarsh, una cloaca dove è rinchiusa la peggior feccia del Paese per reati comuni (se comune può essere omicidio).
    Nemmeno lo status di prigioniero politico gli è stato riconosciuto, eppure è appena uscito da una sede diplomatica (!),

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    Qui il link > https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-i...oreno/82_27971/
    Riporto il testo

    l fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è stato trasferito nella prigione di Belmarsh, conosciuta come "la Guantanamo" del Regno Unito.

    In attesa che il tribunale di Londra lo processi, il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, sarà mandato nella prigione Belmarsh, ha riferito il suo amico Vaughan Smith, una delle ultime persone a fare visita al giornalista australiano prima del suo arresto.

    La polizia britannica, che agisce per conto degli Stati Uniti, ha arrestato giovedì scorso l'attivista e fondatore del sito Wikileaks presso l'Ambasciata dell'Ecuador a Londra, dopo che il governo ecuadoriano gli ha ritirato asilo politico concesso nel 2012.

    Il carcere di Belmarsh, nel sud-est di Londra, è considerato una delle prigioni più pericolose e sovraffollate del Regno Unito e ha una popolazione carceraria di quasi 1.000 detenuti, secondo un rapporto ufficiale pubblicato nel 2018.

    Questa prigione riceve diversi tipi di criminali, da quelli a basso rischio ad alcuni dei più pericolosi del paese.

    Col tempo, Abu Qatada, uno dei leader di Al-Qaeda, accusato di aver gestito i presunti tentativi di attentati nella capitale britannica nel 2005, era stato anche trasferito proprio in questa prigione.





    MI è stato chiesto perché le informazioni rese pubbliche da WikiLeaks siano state così destabilizzanti per l’imperialismo statunitense.
    Qui un link dove ne vengono enumerate alcune > http://misionverdad.com/trama-global/las-1...es-de-wikileaks
    Riporto il testo in spagnolo.
    Qui una traduzione > https://megachip.globalist.it/democrazia-n...re-2040129.html

    LAS 10 REVELACIONES DE ASSANGE QUE CAMBIARON LA FORMA DE VER AL PODER
    11 Abr 2019, 10:30 am.


    En sus casi 15 años de actividad, WikiLeaks ha difundido más de 10 millones de documentos clasificados. Entre ellos, la mayoría tiene que ver con planes secretos del gobierno de los Estados Unidos en sus programas de inteligencia, seguridad y guerra.
    La fundación liderada por el encarcelado Julian Assange tiene años siendo la vanguardia en cuanto a información clasificada. Tanto así que sus principales portavoces han sido perseguidos por gobiernos aliados de Washington como Suecia y Gran Bretaña. El mismo Assange estuvo refugiado desde 2012 en una pequeña habitación de la embajada de Ecuador en Londres, hasta que el gobierno de Lenín Moreno dejó de concederle ese estatus el día de hoy.
    De tal nivel es la información y los datos que provee WikiLeaks, que decidimos recopilar las filtraciones que consideramos las más importantes.
    A continuación, lo prometido.
    1. LOS ARCHIVOS DE GUANTÁNAMO

    Prisioneros de Guantánamo en posición disciplinaria acompañados de soldados estadounidense. (Foto: Archivo)
    En 2007 publicaron miles de documentos en forma de manuales e información de la cárcel inauguarada por la Administración Bush hijo en 2002 en la bahía de Guantánamo, Cuba. En los archivos sobran los detalles sobre los prisioneros y los métodos de tortura que usan a diario contra ellos bajo un programa de procedimientos para el tratamiento de personas sospechosas de ser terroristas. La Cruz Roja confirmó que no todos los prisioneros de Guantánamo son terroristas y las críticas sobre el funcionamiento de esta instalación han ido incrementando con los años. Puedes revisar el archivero de WikiLeaks en torno al tema aquí.
    2. NOTICIAS SECRETAS DE LAS GUERRAS EN AFGANISTÁN E IRAK

    Soldado estadounidense y un niño iraquí en Bagdad, año 2008 (Foto: Mauricio Lima / AFP)
    War Diaries fue lanzado en 2010 con casi 400 mil reportes que dan cobertura de la guerra de Irak de 2004 a 2009. Allí podemos encontrar desde los equipos militares usados por el ejército estadounidense en detalle, hasta información de los objetivos militares y civiles muertos, más los abusos y torturas a prisioneros de guerra en informes. Para indagar en los archivos referidos haz click aquí.
    3. CABLEGATE Y UNA LUPA A LA DIPLOMACIA ESTADOUNIDENSE

    La embajada de los Estados Unidos en Berlín, Alemania (Foto: Mutter Erde / Wikipedia)
    En 2010 WikiLeaks lanzó millones de cables diplomáticos escritos entre 1966 y 2010 y que se publicaron en varios medios internacionales mostrando las opiniones de los máximos responsables de la diplomacia de Washington (Henry Kissinger entre ellos) e instrucciones a sus diplomáticos para que espíen a políticos extranjeros, mejor conocido como CableGate. Los cables refuerzan el chiste: "¿Por qué no hay golpes de Estado en los Estados Unidos? Porque no hay embajada estadounidense". Puedes revisarlos aquí.
    4. ASESINATO COLATERAL
    Con archivos provistos por Chelsea Manning, en el año 2010 WikiLeaks sacó a la luz un video titulado Asesinato Colateral que muestra cómo militares estadounidenses disparan desde helicópteros Apache a objetivos civiles en Bagdad (capital de Irak), entre ellos un periodista de Reuters, quienes caen fulminados al suelo. La grabación data de 2007, viene con subtítulos.

    5. LOS DOCUMENTOS DE STRATFOR

    Stratfor es conocido como "la CIA en la sombra" por sus vinculaciones con la comunidad estadounidense de inteligencia (Foto: publika.md)
    Entre 2012 y 2013, fueron filtrados más de 5 millones de correos electrónicos de la empresa privada estadounidense de inteligencia Stratfor. The Global Intelligence Files dio a conocer numerosos documentos en los que conocimos algunos detalles de la red de vigilancia masiva interna en los Estados Unidos con la NSA de protagonista, además de operaciones secretas llevadas a cabo por Washington en Siria, todo entre 2004 y 2011, dejando asimismo al desnudo la íntima conexión que existe entre la comunidad de inteligencia y seguridad estadounidense y algunas empresas que funcionan como tanques de pensamiento y organizaciones no gubernamentales al servicio de sus élites. Puedes sumergirte en el archivo aquí.
    6. TPP, TTIP, TISA: DEVELADOS

    Los acuerdos secretos no se llegaron a firmar debido al aislacionismo económico de Donald Trump (Foto: WikiLeaks)
    De 2013 a 2016, WikiLeaks publicó sucesivos documentos denunciando que el gobierno de los Estados Unidos estuvo negociando en secreto sendos tratados de libre comercio conocidos como el Transpacífico de Cooperación Económica (TPP, sus siglas en inglés), la Asociación Transatlántica para el Comercio y la Inversión (TTIP, sus siglas en inglés) y el Acuerdo sobre el Comercio de Servicios (TISA, sus siglas en inglés). Antes del ascenso de Donald Trump, Washington tenía por estrategia un nuevo sistema económico y legal en el que incluso los derechos civiles serían profundamente pisoteados en casi todo el mundo, basado en esos acuerdos que nunca fueron anunciados sino hasta luego de sus filtraciones. Revisa las publicaciones en relación aquí.
    7. ALGUNAS CORPORACIONES AL DESNUDO

    El vertido tóxico de Trafigura en Costa de Marfil afectó a más de 100 mil personas (Foto: Trafigura)
    Desde su fundación en 2006, WikiLeaks ha publicado varios archivos desclasificados de empresas transnacionales que contienen informaciones secretas, como las consecuencias del derrame tóxico en Costa de Marfil por parte de la empresa energética Trafigura que afectó a más de 100 mil personas; al mismo tiempo, se descubrió que los medios británicos fueron cómplices de esto al maquillar los sucesos (descúbrelos aquí). También, los negocios off-shore del banco suizo Julius Bär Group (aquí) y las conexiones con la Casa Blanca y el complejo industrial-militar de la compañía japonesa Sony (aquí) también fueron objeto de filtraciones. Así, la política gubernamental sino también corporativa son objetivos de la fundación de Julian Assange.
    8. ESPIONAJE GLOBAL COMO HERRAMIENTA GEOPOLÍTICA

    La NSA ahora es reconocida por crear una vasta red de espionaje en todo el mundo (Foto: Archivo)
    En 2016, supimos de primera mano que la Agencia de Seguridad Nacional (NSA, sus siglas en inglés) pinchó los teléfonos de la canciller alemana Angela Merkel y el ex secretario general de las Naciones Unidas Ban Ki-Moon, robó cables de la diplomacia italiana para conocer lo que discutieron el ex primer ministro Silvio Berlusconi con su par israelí Benjamin Netanyahu en torno a Barack Obama, espió las comunicaciones de ministros de la Unión Europea y de Japón para conocer en detalle sus acuerdos para evitar el "entrometimiento estadounidense" en sus relaciones internacionales, todo con un fin: acumular data para poder usarlos en beneficio de sus intereses como potencia geopolítica en todo el mundo. Todo eso y más puedes escudriñarlo aquí.
    9. LA CAÍDA DE HILLARY CLINTON

    Hillary y Bill Clinton, junto a su hija Chelsea, lideran la corrupta Fundación Clinton (Foto: Kevin Mazur / Getty Images)
    En todo el año 2016 se publicaron unos 44 mil correos electrónicos del Comité Nacional del Partido Demócrata que evidenciaron la campaña de sabotaje contra la candidatura de Bernie Sanders en favor de Hillary Clinton dentro del partido. A su vez, 30 mil de esos correos pertenecen o fueron enviados a la Clinton durante su etapa como secretaria de Estado, en la era Obama. Su papel en el golpe de Estado en Honduras en 2009, los corruptos negocios de la Fundación Clinton en Haití, sus planes para intervenir secretamente en la guerra siria, los millones de dólares que gana por impartir conferencias a bancos y empresas estadounidenses, todos fueron informaciones que produjeron la caída de la Clinton durante la carrera contra Donald Trump por la Casa Blanca. Aún muchos analistas opinan que el magnate fue la mejor opción. Los archivos están aquí.
    10. LA CIA CIBERNÉTICA, ADENTRO

    Funcionarios de la CIA en la sede central en Langley, Virginia (Foto: CIA)
    En 2017 se publicó Vault 7, la mayor publicación de documentos de la Agencia Central de Inteligencia (CIA, sus siglas en inglés) hasta la fecha. Se pueden leer archivos de cómo la CIA tiene un inconmesurable arsenal informático de hackeo comparable al de la NSA. Lo más importante de esto es que los hackers contratistas y funcionarios de la agencia han extraído miles de herramientas para su trabajo como "malware, virus, troyanos, ataques de día cero, sistemas de control remoto de malware y documentación asociada". Toda esa data ahora está al servicio de piratas informáticos, que podrían saber incluso tu dirección de IP por la irresponsabilidad securitaria de la CIA. Se pueden leer los archivos aquí.
     
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    Questo è un video che indirettamente mostra come una delle più acerrime nemiche di Assange, Hillary Clinton, colei che perse la corsa alle presidenziali in virtù della documentazione presentata da WikiLeaks e Assange, si pronuncia a proposito dell'assassinio di Gheddafi.

    "We came, we saw, he died". Chi volesse sapere come è stato assassinato può fare ricerche in Rete.
    Sulle sue reazioni all'annuncio di Assange, altrettanto può fare ricerche in Rete.



    Se qualcuno dovesse pensare che essere anti Hillary significa essere pro Trump, visti i tempi, non ha ben capito che cosa sia informazione. Trump, che ai tempi della campagna (che poi, come tutti sappiamo, ha vinto) ha lodato pubblicamente WiliLeaks, all'annuncio dell'arresto di Assange ha detto di non saperne niente, lavandosi le mani. Se qualcuno spera che, di fronte a un'estradizione negli Usa, possa intervenire in suo favore, non ha ben capito come funziona tra i vertici.
     
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    E mentre strane sincronie accadono nel mondo, mentre brucia la Cattedrale di Notre Dame (si sa, le impalcature hanno la cattiva abitudine di bruciare), mentre “le ultime settimane sono state punteggiate da incendi di palazzi a ripetizione sempre a Parigi, con numerose vittime, compresi i pompieri" (vedi Ansa > http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2019...b70f1d92d9.html ), mentre brucia proprio nello stesso momento l’altrettanto importante moschea al-Aqṣā; anche qui, si sa, i ragazzini che giocano hanno la cattiva abitudine di dare fuoco a monumenti storici ( vedi qui https://www.rt.com/news/456655-al-aqsa-mos...SeaGq10kqiPJrks , ma in Rete si trovano siti che ne danno l’annuncio anche in italiano)

    mentre i mass media governativi ormai hanno “dimenticato” Assange, pare invece che non se ne sia dimenticato l’Ecuador, che si è trovato sotto attacco di una quarantina milioni di operazioni cibern-etiche provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Austria, Brasile, Francia, Olanda, Germania, Romania e dallo stesso Ecuador, Paesi sudamericani.

    Vedi News Zeus > Ecuador, 40 milioni di cyberattacchi dopo l'arresto di Assange (www.zeusnews.it/n.php?c=27291 )
    ma anche qui, in un altro sito scelto a caso: Wikileaks, in Ecuador 40 milioni di attacchi informatici dopo l'arresto di Assange >
    https://www.open.online/mondo/2019/04/16/n...assange-193834/

    Riporto il testo di Zeus News
    Ecuador, 40 milioni di cyberattacchi dopo l'arresto di Assange
    027291-620-assange
    Non s'è fatta attendere la vendettavirtuale contro l'Ecuador dopo che l'ambasciata di quel Paese a Londra ha espulso Julian Assange, immediatamente arrestato.
    Il viceministro ecuadoregno per l'informazione, Patricio Real, ha fatto sapere che i siti governativi hanno già subito oltre 40 milioni di attacchi informatici dal giorno dell'arresto di Assange.

    Le origini di questi attacchi sono varie: gli autori hanno agito da Stati Uniti, Regno Unito, Austria, Brasile, Francia, Germania, Paesi Bassi, Romania e dallo stesso Ecuador, per lo più tentando di portare a termine attacchi di tipo DDoS. In nessun caso, finora, ci sono stati furti di dati.
    Leggi l'articolo originale su ZEUS News - www.zeusnews.it/n.php?c=27291


    Riporto il testo di Open Line
    Wikileaks, in Ecuador 40 milioni di attacchi informatici dopo l'arresto di Assange
    083059629-42f4df52-ee00-4890-bfef-351b964fc999
    A dare la notizia dell'attacco è stato Patricio Real, viceministro dell'Ecuador per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione

    L'arresto di Jualian Assange potrebbe essersi trasformato in un boomerang per l'Ecuador, che ha annunciato di aver subìto 40 milioni di attacchi informatici sulle pagine web delle istituzioni pubbliche dopo aver fatto prelevare l fondatore di Wikileaks dell'ambasciata ecuadoregna a Londra.
    Assange si era rifugiato nella sede diplomatica 7 anni fa, per sfuggire alla richiesta di estradizione della Svezia. A dare la notizia dell'attacco informatico è stato Patricio Real, viceministro dell'Ecuador per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
    Il viceministro ha dichiarato che gli attacchi «provengono principalmente dagli Stati Uniti, dal Brasile, dall'Olanda, dalla Germania, dalla Romania, dalla Francia, dall'Austria e dal Regno Unito», così come dallo stesso Paese sudamericano.
    La vicenda
    Moreno ha revocato l'asilo di Assange dopo averlo accusato di interferire nei «processi di altri Stati» e di «spiare». In più, l'Ecuador lo ha privato della cittadinanza che gli è stata assegnata nel 2017, durante il governo di Rafael Correa, predecessore di Moreno.
    Javier Jara, sottosegretario del ministero delle telecomunicazioni, ha dichiarato che il Paese ha subìto attacchi di portata non indifferente che hanno bloccato l'accesso a Internet a seguito di «minacce da parte di quei gruppi collegati a Julian Assange».
    I più colpiti sono stati il ministero degli Esteri, la banca Centrale, l'ufficio del Presidente, il servizio delle Entrate interne e diversi ministeri e università. Nonostante il panico iniziale, pare non siano stati trafugati nè dati nè informazioni rilevanti.
     
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    Dulcis in fundo, è cominciata la caccia alle streghe: Arrestato in Ecuador uno dei collaboratori di Assange (Business Insider) > https://it.businessinsider.com/arrestato-i...sange/?ref=fbpu

    Riporto il testo:

    106421267_hi053403042-619x368

    Il ministro dell’Interno dell’Ecuador, María Paula Romo, ha fatto sapere che un uomo (il cui nome non ha voluto rendere pubblico) con stretti legami con il co-fondatore di Wikileaks, Julian Assange, è stato arrestato mentre cercava di lasciare l’Ecuador. “Una persona vicina a Wikileaks, che risiede in Ecuador, è stata arrestata questo pomeriggio mentre si stava preparando per recarsi in Giappone”, ha commentato il ministro degli interni dell’Ecuador in ritardo giovedì. Sembra però che il fuggiasco in questione sia Ola Bini, uno sviluppatore di software svedese che ha vissuto in Ecuador per diversi anni e frequentemente si è recato nell’ambasciata di Londra del paese dove si trovava Assange.
     
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    Quasi più nessuna notizia.

    Repubblica oggi dà notizia che a Julian Assange è stato assegnato il Premio giornalistico intitolato a Daphne Caruana Galizia.
    Link > www.repubblica.it/esteri/2019/04/1...izia-224200585/
    Riporto il testo.

    julian%20assange

    Julian Assange vince il premio giornalistico intitolato a Daphne Caruana Galizia
    Oltre al fondatore di WikiLeaks, il riconoscimento voluto dal gruppo parlamentare europeo GUE/NGL va a due whistleblower: Jasmine Motarjemi e Rui Pinto

    Julian Assange ha appena vinto il premio in onore di Daphne Caruana Galizia riservato a giornalisti, editori, whistleblower che rischiano moltissimo in prima persona, in alcuni casi la vita stessa, per esporre crimini, abusi e corruzioni che l'opinione pubblica deve conoscere. Daphne era una giornalista e blogger maltese, è stata assassinata il 16 ottobre 2017 con un'autobomba, mentre conduceva inchieste sulla corruzione nel governo del suo Paese.

    Il premio, organizzato dal gruppo parlamentare europeo GUE/NGL, arriva a cinque giorni esatti dall'arresto del fondatore di WikiLeaks, che al momento è rinchiuso nella prigione di Belmarsh a Londra, dopo che giovedì scorso l'Ecuador gli aveva revocato l'asilo. Subito dopo essere stato preso in custodia da Scotland Yard, le autorità inglesi gli hanno notificato la richiesta di arresto a scopo di estradizione da parte degli Stati Uniti, che gli contestano il reato di avere aiutato la fonte di WikiLeaks, Chelsea Manning - che ha passato centinaia di migliaia di documenti segreti del governo Usa all'organizzazione di Assange – a coprire la sua identità, in modo da poter accedere ai file riservati senza essere scoperta.

    WikiLeaks, le accuse, l'arresto: storia di Julian Assange

    Il premio è stato assegnato a pari merito anche a due whistleblower che hanno rivelato importanti informazioni nel pubblico interesse: Jasmine Motarjemi, ex dirigente della multinazionale Nestlè, che ha denunciato gravi deficienze nei sistemi di controllo della sicurezza alimentare da parte di Nestlè, subendo gravi conseguenze professionali e legali per le sue rivelazioni, e Rui Pinto, la gola profonda dello scandalo FootballLeaks, che ha esposto corruzioni e frodi nel mondo del calcio e che attualmente si trova attualmente in attesa del processo.

    La ricercatrice australiana Suelette Dreyfus, membro della giuria del premio, lavora da anni con whistleblower di alto profilo per proteggerli, conosce Julian Assange e ha contribuito notevolmente alla Direttiva europea per la protezione del whistleblowing, approvata oggi dal Parlamento europeo. Dichiara a Repubblica: “La libertà di rivelare al pubblico gravi crimini e corruzioni si basa su una catena che va dal whistleblower, che conosce dall'interno questi crimini e abusi, al giornalista che pubblica queste rivelazioni fino all'opinione pubblica, che ne viene a conoscenza grazie ai media. L'ordine di arresto degli Stati Uniti contro Julian Assange è un attacco a questa catena di trasmissione dal whistleblower, ovvero la fonte che fa la rivelazione, a chi la pubblica, in questo caso WikiLeaks e i giornalisti (dei media tradizionali, ndr) che hanno lavorato con l'organizzazione di Julian Assange in partnership. L'arresto (di Assange, ndr) dunque indebolisce la capacità dei media di fare il proprio lavoro”.

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    L'analisi di indicizzazione Google riporta solo una notizia nuova in data mercoledì 17, cioè ieri (Imola Oggi) > www.imolaoggi.it/2019/04/17/moreno...esa-di-assange/

    “Moreno traditore”, violenti scontri in Ecuador in difesa di Assange

    Ecuador – Migliaia di persone in marcia verso il palazzo presidenziale, scontri violenti con la polizia.

    I manifestanti urlano contro Lenin Moreno chiamandolo “traditore”, mentre marciano verso Palazzo presidenziale e contestano il presidente che ha consegnato il giornalista Julian Assange alla polizia britannica.

    https://twitter.com/i/status/1118471866937688065 (il video è visibile alla pagina del giornale, ma porta alla fonte
     
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51 replies since 12/4/2019, 08:36   601 views
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